Durante Il percorso formativo sui Fiori di Bach nel 2007 partecipo ad un seminario sui Fiori Australiani.
L’impatto visivo con la prorompente bellezza dei Fiori Australiani suscita in me un’immediata risposta empatica e una comunicazione a livello intuitivo fortissima. Me ne innamoro e inizio ad approfondirne lo studio l’anno successivo ( il 2008), prendendo parte per la prima volta ai seminari tenuti in Italia, a Garda dal suo scopritore e ideatore, il Dott. Ian White.
Comincio ad assumerli e a sperimentarli personalmente utilizzando su me stessa Isopogon, un fiore che aiuta a riscoprire capacità dimenticate e abilità del passato innate. Aiuta la comprensione degli insegnamenti Karmici.
Aggiungo Spirituality per aprirmi alla conoscenza più profonda e migliorare le mie capacità di accesso all’IO più Evoluto, proteggendo l’equilibrio della psiche e l’integrità della Aura. Spirituality rappresenta un valido aiuto e un incoraggiamento dell’ intuizione.
Waratah e Sturt desert Pea due fiori per il coraggio e la guarigione dalle ferite più profonde, che possono derivare anche dalle vite passate.
Dopo una tale pulizia e preparazione è stato un cammino via via sempre più spedito e facile, grazie anche al mio primo incontro con Ian White del 2008.
Da allora le uso regolarmente e le consiglio con successo crescente nell’esercizio della mia professione.
Ma perché esse funzionano? La risposta ci viene fornita dalle recenti scoperte in materia di fisica quantistica e medicina vibrazionale.
Il Dott. Richard Gerber nel suo libro “Medicina vibrazionale” in seguito alle sue ricerche illustra la propria teoria dimostrando chiaramente che le malattie emozionali e psichiche possono essere trattate bilanciando e trattando la nostra energia più sottile. Ed è la nostra energia corporea più sottile che gioca un ruolo fondamentale nel mantenere il nostro stato di salute.
Secondo Gurudas autore del libro “Essenze floreali”, non ancora tradotto in italiano, delle tre forme principali di rimedi vibrazionali che sono l’Omeopatia, la Gemmoterapia e le Essenze floreali, sono proprio queste ultime a rappresentare la maggior capacità di bilanciare ed equilibrare l’energia corporea più sottile. Esse agiscono come dei “catalizzatori” per aiutare a risolvere una vasta gamma di stati emotivi negativi.
Ripristinando l’equilibrio emotivo si verifica la vera guarigione, poiché la maggior parte dei disturbi fisici è il risultato finale di uno squilibrio emotivo.
La funzione principale delle Essenze floreali è di aiutare le persone ad entrare in contatto con il proprio “Io evoluto”, il centro intuitivo che conosce lo scopo della vita di ciascuno di noi.
Tutti i grandi guaritori da Paracelso a Ippocrate da Hanneman a Bach a Steiner ritenevano che il benessere fosse il risultato dell’armonia emotiva, spirituale e mentale e che trattando gli squilibri psicologici ne traevano sollievo anche le patologie organiche. La malattia fisica è la manifestazione dello squilibrio emotivo che si verifica quando l’individuo non è in contatto con il proprio “Io spirituale”. La malattia diviene così una indicazione che qualcosa nella vita di una persona non si trova in uno stato armonico. Da questo punto di vista la malattia può essere considerata quasi un’opportunità che ci viene offerta per riportare la nostra vita nel sentiero di un cammino personale di evoluzione.
Capita che quando ignoriamo alcuni segnali accade di venire travolti da eventi e situazioni in seguito ai quali non possiamo più far finta di nulla e siamo costretti ad occuparcene anche se abbiamo tentato di ignorarli. E molto spesso, in seguito a ciò, compiamo grandi svolte nel nostro cammino esistenziale.
Le Essenze agiscono aiutando a mantenere la giusta direzione nella vita, a prestare attenzione alle proprie Intuizioni e a superare tali esperienze con più facilità, favorendo un recupero più rapido.
Gli squilibri emotivi e fisici possono venire bilanciati trattando i nostri “corpi sottili” Astrale, Eterico, Mentale e Causale, insieme alle nostre energie spirituali superiori con le Essenze Floreali.